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Provincia di Biella

La Provincia di Biella nacque nel 1622 quando, come le altre undici in cui venne diviso lo stato sabaudo, rispondeva ad esigenze puramente fiscali, connesse alla riscossione dell’imposta di alloggio delle truppe e ad ogni altro carico militare. Nel 1859 la Provincia di Biella veniva soppressa: al suo posto si costituiva un circondario nato dalla Provincia di Novara. Nel 1927, e seguito di un nuovo ordinamento amministrativo, Biella ed il suo territorio venivano inseriti nella Provincia di Vercelli.

L'attuale Provincia di Biella venne istituita nel 1992 per scorporo dalla Provincia di Vercelli. Le prime elezioni amministrative si svolsero nel maggio 1995. Il territorio provinciale corrisponde quasi esattamente a quello dell'antico circondario di Biella e comprende 78 comuni e 178.000 abitanti circa.

Lo stemma è così descritto “D'azzurro, all'orso camminante, con le quattro zampe posate, al naturale, sormontato dalla fascia diminuita d'argento, questa sormontata dalla stella di cinque raggi d'oro, il tutto incappato dal fasciato di quattordici pezzi, a destra d'azzurro e d'oro, a sinistra d'oro e d'azzurro; la fascia diminuita d'argento posta in corrispondenza dell'ottavo pezzo del fasciato”.

La Provincia di Biella, a seguito della riforma Delrio avvenuta nel 2014, si configura come “ente di area vasta”. La riforma costituzionale, non approvata dal referendum del 4 dicembre 2017, prevedeva di eliminare la parola “province” dall’articolo 114 della Costituzione rimandando a una nuova legge ordinaria il riordino sostanziale e non solo formale di questi enti che, ad oggi, svolgono limitate funzioni fondamentali proprie legate alla programmazione e pianificazione in materia di ambiente, trasporto, rete scolastica, elaborazione dati, assistenza tecnico‐amministrativa per gli enti locali, gestione dell’edilizia scolastica, controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Funzioni tutte strettamente collegate alle esigenze proprie delle aree vaste o ad attività di supporto per i comuni. La Provincia di Biella svolge dunque sostanzialmente un ruolo servente verso le comunità locali e i loro cittadini, da un lato, e verso i comuni e gli altri enti locali, dall’altro.

Dal 1995 sede istituzionale della Provincia di Biella è il Palazzo Ex Ospizio di Carità. L'Ospizio di Carità di Biella trae la propria origine dagli editti con i quali, tra il 1716 e il 1717, Vittorio Amedeo II intese bandire la mendicità dai propri Stati, vietando l'accattonaggio e auspicando lo stabilirsi in ogni luogo ragguardevole di ospizi per il ritiro dei mendicanti o, almeno, di congregazioni di carità per il soccorso dei bisognosi.

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La Provincia di Biella nacque nel 1622 quando, come le altre undici in cui venne diviso lo stato sabaudo, rispondeva ad esigenze puramente fiscali, connesse alla riscossione dell’imposta di alloggio delle truppe e ad ogni altro carico militare. Nel 1859 la Provincia di Biella veniva soppressa: al suo posto si costituiva un circondario nato dalla Provincia di Novara. Nel 1927, e seguito di un nuovo ordinamento amministrativo, Biella ed il suo territorio venivano inseriti nella Provincia di Vercelli.

L'attuale Provincia di Biella venne istituita nel 1992 per scorporo dalla Provincia di Vercelli. Le prime elezioni amministrative si svolsero nel maggio 1995. Il territorio provinciale corrisponde quasi esattamente a quello dell'antico circondario di Biella e comprende 78 comuni e 178.000 abitanti circa.

Lo stemma è così descritto “D'azzurro, all'orso camminante, con le quattro zampe posate, al naturale, sormontato dalla fascia diminuita d'argento, questa sormontata dalla stella di cinque raggi d'oro, il tutto incappato dal fasciato di quattordici pezzi, a destra d'azzurro e d'oro, a sinistra d'oro e d'azzurro; la fascia diminuita d'argento posta in corrispondenza dell'ottavo pezzo del fasciato”.

La Provincia di Biella, a seguito della riforma Delrio avvenuta nel 2014, si configura come “ente di area vasta”. La riforma costituzionale, non approvata dal referendum del 4 dicembre 2017, prevedeva di eliminare la parola “province” dall’articolo 114 della Costituzione rimandando a una nuova legge ordinaria il riordino sostanziale e non solo formale di questi enti che, ad oggi, svolgono limitate funzioni fondamentali proprie legate alla programmazione e pianificazione in materia di ambiente, trasporto, rete scolastica, elaborazione dati, assistenza tecnico‐amministrativa per gli enti locali, gestione dell’edilizia scolastica, controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Funzioni tutte strettamente collegate alle esigenze proprie delle aree vaste o ad attività di supporto per i comuni. La Provincia di Biella svolge dunque sostanzialmente un ruolo servente verso le comunità locali e i loro cittadini, da un lato, e verso i comuni e gli altri enti locali, dall’altro.

Dal 1995 sede istituzionale della Provincia di Biella è il Palazzo Ex Ospizio di Carità. L'Ospizio di Carità di Biella trae la propria origine dagli editti con i quali, tra il 1716 e il 1717, Vittorio Amedeo II intese bandire la mendicità dai propri Stati, vietando l'accattonaggio e auspicando lo stabilirsi in ogni luogo ragguardevole di ospizi per il ritiro dei mendicanti o, almeno, di congregazioni di carità per il soccorso dei bisognosi.